domenica 29 settembre 2013

NAPOLI FILM FESTIVAL, DOMANI AL VIA LA XV EDIZIONE


Dopo "l'anteprima" con la serata dedicata ad Anna Magnani apre ufficialmente domani, 30 settembre il Napoli Film Festival con la serata inaugurale dedicata ad uno dei registi più interessanti della nuova scena americana, John Krokidas. Al cinema Metropolitan, tornato dopo alcuni anni ad essere il fulcro della manifestazione, alle 21.30 sarà proiettato Giovani ribelli, il primo lungometraggio di Krokidas, con Daniel Radcliffe, presentato a gennaio al Sundance Film Festival e vincitore delle Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia 2013. 
Grande attesa per gli incontri al Metropolitan con le stelle del cinema italiano: si parte il 2 ottobre con una serata dedicata a Vincenzo Marra e al suo sguardo documentaristico sulla realtà italiana. Il 3 ottobre la rassegna napoletana accoglierà invece Giancarlo Giannini, che racconterà il suo lungo percorso artistico al pubblico attraverso un viaggio nei suoi film, tra clip e aneddoti.
Il 5 ottobre sbarca al Napoli Film Festival Francesca Neri che si racconterà al pubblico in sala e, complice la retrospettiva dedicata dalla rassegna napoletana a Bigas Luna, proporrà al pubblico Le età di Lulù. Il 6 ottobre, infine, sarà Sergio Rubini l’ospite ad incontrare gli appassionati napoletani in sala nella serata finale al Metropolitan.
Dal 30 settembre parte quindi a pieno ritmo la rassegna 2013 diretta da Davide Azzolini e Mario Violini che conferma, anzi, rafforza la sua vocazione di palestra di formazione per i giovani cineasti della Campania. Lo fa attraverso la sezione SchermoNapoli, articolata nei concorsi Corti, Documentari, Scuola e da quest’anno anche Web
Se i cortometraggi scolastici andranno in scena Lunedì 30, dalle ore 9.30, presso l’Institut Français Napoli, i lavori appartenenti alle altre sezioni saranno proiettati ogni pomeriggio al cinema Metropolitan dalle 17. A rinnovarsi sarà anche l’appuntamento con le lezioni del professor Augusto Sainati, che, per il suo Parole di cinema, quest’anno porterà in cattedra, all'Institut Français dalle 10 di ogni giorno, Italo Moscati (1 ottobre), Vincenzo Marra (2 ottobre), Vincent Dieutre (3 ottobre), Giacomo Scarpelli (venerdì 4) e Milena Vukotic (sabato 5).
A rendere più ricca la sezione dedicata alla formazione dei mestieri del cinema si aggiunge quest’anno il ciclo d’incontri Fare Cinema, che, contando sul contributo degli addetti ai lavori, proporrà agli studenti dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, e non solo, una serie di appuntamenti imperdibili. 
Ad inaugurare il progetto, dalle ore 10.30 del 30 settembre, saranno i vertici della Film Commission della Regione Campania, spalleggiati dai rappresentati dei maggiori Festival cinematografici campani. A seguire, il 1 ottobre, la discussione si concentrerà sulle varie fasi della produzione e preparazione di un film in compagnia di Maurizio Gemma, Direttore della Film Commission Regione Campania e il produttore Gaetano Di Vaio. Mercoledì Stefano Incerti discuterà di regia e fotografia con Mario Amura, direttore della fotografia vincitore di un David di Donatello, giovedì 3 ottobre ci si occuperà di scenografia e costumi con lo scenografo Renato Lori e infine venerdì 4 Guido Pappadà e Massimiliano Pacifico porteranno il loro contributo sul tema della post-produzione.



Il Napoli Film Festival offrirà come sempre una settimana unica a tutti gli appassionati di cinema: i più giovani avranno la possibilità di scoprire per la prima volta sul grande schermo i capolavori di grandi maestri come Federico Fellini, Ernst Lubitsch e Luis Bunuel e di riscoprire i film di Bigas Luna; i più grandi vivranno invece un piacevolissimo amarcord, grazie a quelle emozioni senza tempo che solo il cinema riesce a regalare.
Le retrospettive dedicate ai quattro grandi maestri partiranno lunedì 30 e proseguiranno secondo una programmazione che coinvolgerà l’Institut Français Napoli, l’Istituto Cervantes e il Cinema Metropolitan
La rassegna “Fellini in bianco e nero” sarà inaugurata da Luci del varietà alle 18.45 all’Istituto Francese, mentre una prima finestra sul cinema di Ernst Lubitsch sarà aperta alle 21.30 al Cinema Metropolitan con La vedova allegra. Sempre lunedì 30, all’Istituto Cervantes, una lunga maratona renderà omaggio a Luis Bunuel. Dalle 17 a seguire: Un cane andaluso, Terra senza pane e Intolleranza, Simon del deserto. Stessa location anche per la rassegna dedicata a Bigas Luna, che prenderà il via alle 19.10 di martedì 1 ottobre, con Le età di Lulù.
Come di consueto, il Napoli Film Festival proporrà una selezione di film dalle cinematografie europee e del mare nostrum con il concorso Europa/Mediterraneo che porterà sullo schermo dell’Istituto Francese di Napoli (sempre ad ingresso libero) sei opere giovanili ma piacevolissime, rimaste fuori dai circuiti distributivi tradizionali. Si parte il 30 settembre con Fuori nel buio (storia d'amore tra un palestinese e un avvocato israeliano) per proseguire il giorno dopo con il rumeno Lumache ed uomini (lotta di classe molto particolare) il 2 ottobre con Il Cammino di Halima (sugli effetti della guerra balcanica) e Navi Nella notte (la fuga d'amore di due ospiti di una casa di riposo), il 3 con Continua a sorridere (un concorso per miss mamma) e il 4 con lo spagnolo L’anima delle mosche(due fratelli in viaggio per il funerale del padre).

  Info: 

Institut Français Napoli (IFN)
via Francesco Crispi, 86
Ingresso libero

Instituto Cervantes Napoli (ICN)

Via Nazario Sauro, 23
Ingresso libero

 Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (UNISOB)

corso Vittorio Emnuele, 292
Ingresso libero

Cinema Metropolitan (CM 4/5)
via Chiaia, 149

Posto unico intero € 5,00
Posto unico ridotto € 4,00°°

°° Riduzioni:
Over 65, studenti universitari
Istituti di Cultura: Institut Francais Napoli, Instituto Cervantes Napoli, Goethe-Institut Napoli, British Council

Cinecard: Acacia, Ambasciatori, America Hall, Filangeri, Metropolitan, Modernissimo, La Perla, Vittoria, The Space Cinema Napoli - Med


Avvisi:

- L’ingresso è consentito fino ad esaurimento posti in sala
- Non si risponde di variazioni dovute a cause di forza maggiore

Contatti: 
Url www.napolifilmfestival.com
Email info@napolifilmfestival.com
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Twitter @NapoliFilmFest

giovedì 5 settembre 2013

NUOVE DATE PER IL TOUR DI VINICIO CAPOSSELA E LA BANDA DELLA POSTA


Il tour di Vinicio Capossela e la Banda della Posta, dopo aver toccato in lungo e in largo l’Italia e aver fatto una tappa d’eccezione a Calitri, allo Sponz Fest, primo festival sullo sposalizio ideato e diretto proprio da Capossela, prosegue fino a ottobre: il 7 Settembre Vinicio e la Banda arrivano a  Mattinata (FG), l’8 Settembre a Frascati (Roma), Parco di Villa Sciarra/Frammenti Festival, il 13 Settembre a Salerno, Arena del Mare, il 17 Settembre a Sesto S.Giovanni (Milano) al Carroponte, il 20 Settembre a Taneto di Gattatico (RE), al Fuori Orario, il 5 ottobre a Cupramontana (AP) alla Festa dell'Uva.
Il repertorio comprende i classici ballabili da sposalizio anni ‘50 registrati dalla banda nel disco "Primo ballo", una selezione di brani di Capossela riarrangiati con ritmi ballabili, alcuni omaggi a cantanti da emigrazione ferroviaria come Salvatore Adamo, Rocco Granata e Adriano Celentano, brani provenienti dalla tradizione rurale locale e di Matteo Salvatore, esotismi western mariachi, per un concerto che unisce senso della frontiera e musica da ballo, i trilli di mandolini dei fratelli Briuolo e la chitarra surf di Asso Stefana, l'aia e il dancing da veglione. Capossela, vestito a festa, è a volte cerimoniere, istigatore di ballo, cantante in piedi all'asta del microfono, e soprattutto sodale garante e "caporeparto" della Banda della Posta. 
Un concerto festoso e appassionato proposto in località spesso fornite di luminarie e, dove possibile, di pedana di legno per ballare a terra. Un viaggio a ritroso nel tempo alla (ri)scoperta di riti e paesaggi sonori tradizionali che rischiano l’oblio.
La Banda della Posta è un complesso di anziani musicisti del paese di origine della famiglia di Vinicio, Calitri, Alta Irpinia, che sin dagli anni ‘50  ha suonato agli sposalizi del paese un repertorio musicale energico e vitale,  fatto di mazurke, polke, valzer, passo doppio, tango, tarantella, quadriglia e fox trot. Per presentare la Banda della posta al Pubblico Vinicio ha scritto: «Lo sposalizio è stato il corpo e il pane della comunità. Il mattone fondante della comunità, veniva consumato con il cibo e con la musica. Questa musica che accompagnava il rito era musica umile, da ballo, adatta ad alleggerire le cannazze di maccheroni e a "sponzare" le camicie bianche, che finivano madide e inzuppate, come i cristiani che le indossavano. Un repertorio di mazurke, polke, valzer, passo doppio, tango, tarantella, quadriglia e fox trot, che era in fondo comune nell'Italia degli anni ‘50 e ‘60 e che si è codificato come una specie di classico del genere in un periodo nel quale lo "sposalizio" è stata la principale occasione di musica, incontro e ballo. A Calitri, in alta Irpinia, qualche anno fa, un gruppo di anziani suonatori di quell'epoca aurea non priva di miseria, ha preso l'abitudine di ritrovarsi davanti alla posta nel pomeriggio assolato. 
Montavano la guardia alla posta, per controllare l'arrivo della pensione. Quando l'assegno arrivava, sollevati tiravano fuori gli strumenti dalle custodie e si facevano una suonata. Il loro repertorio fa alzare i piedi e la polvere e fa mettere ad ammollo le camicie sui pantaloni. Ci ricorda cose semplici e durature. Lo eseguono impassibili e solenni, dall'alto del migliaio di sposalizi in cui hanno sgranato i colpi. Per questo si sono guadagnati il nome di Banda della Posta».
Ad accompagnare sul palco Vinicio Capossela, in un alternarsi di musiche tradizionali e di celebri brani del cantautore,  i componenti della Banda della Posta, assistiti sul palco da Vito "Tuttomusica": Giuseppe Caputo “Matalena” al violino, Franco Maffucci “Parrucca” chitarra e voce, Giuseppe Galgano “Tottacreta” alla fisarmonica, Giovanni Briuolo chitarra e mandolino, Vincenzo Briuolo mandolino e fisarmonica, Giovanni Buldo “Bubù” al basso, Antonio Daniele alla batteria, Crescenzo Martiniello “Papp'lon” all’organo, Gaetano Tavarone “Nino” alle chitarre, insieme a due dei suoi stretti collaboratori, il chitarrista Alessandro “Asso” Stefana e Taketo Gohara al suono.
Primo Ballo, l’album della Banda della Posta, il primo che ha visto Capossela in veste di produttore, è uscito il 25 giugno su etichetta La Cupa, distribuzione Artist First. Il cd, disponibile nei migliori negozi di dischi e nei punti vendita Poste Shop e Feltrinelli, a pochi giorni dall'uscita è andato esaurito ed è stato ristampato. 

Per informazioni: http://www.musicfirst.it/it/musica/musica-etnica/banda-della-posta/primo-ballo.html


Tutti gli aggiornamenti su

www.viniciocapossela.it
www.facebook.com/bandadellaposta
www.ponderosa.it
www.carroponte.org

lunedì 2 settembre 2013

"GIORNALISTI DEL MEDITERRANEO", VINCE LAURA SILVIA BATTAGLIA DEL TG3 RAI


È Laura Silvia Battaglia, del settimanale di approfondimento del TG3 Rai “Agenda del Mondo”, la vincitrice del 5° Concorso Internazionale “Giornalisti del Mediterraneo”. L’evento è promosso dall’associazione “Terra del Mediterraneo” in partnership con il Comune di Otranto ed Europuglia, portale di promozione delle attività e dei progetti del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia.
La premiazione si svolgerà sabato 7 settembre, alle ore 19.00, in Largo Porta Alfonsina, borgo medievale  di Otranto, in quel Salento candidato al Premio Nobel per la Pace nel 1999 da La Gazzetta del Mezzogiorno. Info su www.giornalistidelmediterraneo.it o al 346.8262198. 
I vincitori delle due sezioni, invece, sono: Vincenzo Mattei de Il Venerdì di Repubblica, sezione “Primavera Araba” e Aldo Mea del periodico UP!, sezione “Premio Città di Otranto”. 
La Medaglia di Bronzo del Presidente della Repubblica per il Premio Giuria è andata, invece, a Giuliana Sgrena de Il Manifesto. La Medaglia di Bronzo del Presidente del Senato è stata attribuita a Giuseppe Acconcia di The Indipendent Magazine; mentre la Medaglia di Bronzo del Presidente della Camera è andata a Stefano Liberti di Radio Rai Tre. Il premio per la fotografia è stato assegnato ad Alfredo Macchi, inviato di guerra delle reti Mediaset, il quale durante la serata presenterà il suo libro la “Rivoluzioni Spa”. 
Menzione Talenti Emergenti a Giulia Ardizzone e Kami Fares (Repubblica.it), Emanuele Valenti (RSI Radiotelevisione Svizzera), Luca Gambardella (Limes), Andrea Lucchetta (La Gazzetta dello Sport) e Selene Verri (Euronews). Menzione Speciale invece per Vincenzo Legrottaglie (La Gazzetta del Mezzogiorno). 
Durante la cerimonia sarà conferito il Premio “Caravella del Mediterraneo” ad Aldo Maria Valli (Vaticanista Rai), Marcello Favale (Rai TGR Puglia), Francesco Giorgino (Rai TG1), Antonio Della Rocca (Corriere del Mezzogiorno), Alessandro Barbano (Il Mattino), Gaspare Borsellino (Italpress), Alba Malltezi (Free and Fair media Group - Albania), Silvana Gaudio (Ansa), Pino Pisicchio (Il Tempo), Claudio Pompei (Camera di Commercio di Roma) e Daniele Vicari regista de “La nave dolce”. 
Giunti alla 5° edizione, abbiamo visto crescere l’evento internazionale - spiega Tommaso Forte, giornalista e ideatore dell’evento - capace di coinvolgere i talenti del giornalismo che hanno raccontato magistralmente gli avvenimenti del Mediterraneo, scenario privilegiato dei continui flussi culturali e cambiamenti politico-economici”. 
Il premio è un appuntamento di prestigio per la nostra Città - aggiunge Luciano Cariddi, sindaco di Otranto - perché volto a promuovere i temi sociali e, soprattutto, per la valorizzazione del nostro mare, quel mare che ha raccontato tristi vicende umane e indelebili storie di fratellanza”. 
Gli articoli e i video in gara - commenta Lino Patruno, presidente della giuria - dimostrano che nel Mediterraneo si sta costruendo un futuro che cambierà gli attuali equilibri del mondo. Ancora una volta rilevante la presenza femminile nella ricca e qualificata partecipazione al concorso”.
Lo scenario della città di Otranto - rimarca Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia - cornice della V edizione del Premio Giornalisti del Mediterraneo, richiama alla nostra memoria i millenari rapporti tra la nostra terra, la Sponda Sud, il Vicino Oriente, in una fase storica in cui le vicende dei popoli che si affacciano sul nostro Mare conoscono un fortissimo livello di contraddizioni”.