venerdì 31 agosto 2012

THE SUN IN CONCERTO A CENTO (FE) PER LA RICOSTRUZIONE DEL SANTUARIO MADONNA DELLA ROCCA


I The Sun, la prima christian rock band italiana, saranno in concerto a Cento, in Piazzale della Rocca lunedì 3 settembre 2012 per sostenere la raccolta fondi per la ricostruzione della sala polifunzionale del santuario Madonna della Rocca.
I quattro vicentini: Francesco Lorenzi (voce e chitarra), Matteo Reghelin (basso)Gianluca Menegozzo (chitarra) e Riccardo Rossi (batteria), impegnati in queste settimane in un intenso tour promozionale del loro ultimo album “Luce” pubblicato lo scorso giugno su etichetta Sony Music, suoneranno il loro rock intenso e sincero d’ispirazione cristiana, che costituisce una novità assoluta nel panorama musicale italiano portando una ventata di energia e freschezza e coinvolgendo il pubblico dell’eccezionale serata musicale voluta dai frati Cappuccini del Santuario della Rocca e dalle parrocchie di S. Biagio e S. Pietro.
Il ricavato del concerto, a offerta libera, servirà per la ricostruzione della sala polifunzionale del convento colpita duramente dal sisma dello scorso maggio, che una volta ricostruita, diventerà  centro di ritrovo ad usufrutto delle parrocchie locali e della comunità. 
La vita dopo la vita, il coraggio, l'immortalità dell'anima, la gratitudine, l’amore per Dio e per l'umanità, la fede, la ricerca della felicità e la sessualità vissuta con amore, sono solo alcuni dei grandi temi che i The Sun affrontano nel loro ultimo album “Luce”. Ad ispirare l’approccio “christian oriented” un viaggio in Palestina nel novembre dello scorso anno che ha segnato profondamente il percorso della band che pone al centro della propria musica i valori cristiani.


Con già all’attivo quattro album autoprodotti e distribuiti in Europa, Giappone e Brasile e un corposo curriculum di esperienze live a supporto di band del calibro di The Cure, The OffSpring, Misfits e Muse, i The Sun con “Luce” si fanno portatori di un messaggio assolutamente positivo, forte e di contenuto, improntato sulla fede e la speranza e con un sound energico, solare ed immediato a metà tra il rock e il pop internazionale. Un progetto che loro stessi raccontano così: “”Luce” è frutto di un cammino personale che ci ha portato oltre noi stessi: troverete anche le vostre storie, le vostre emozioni, le vostre parole, ciò che ci avete trasmesso e ciò che ci avete insegnato”. Tredici braniscritti da Francesco Lorenzi con la collaborazione di Maurizio Baggio, anche produttore dell’album, Roberto Visentin, Michele Rebesco e di Federico Poggipollini, chitarrista storico di Ligabue, che compare con un assolo in ben tre brani dell’album (“Onda Perfetta”, “Outsider”, e “Sogno dei miei Sogni”). Ad aprire il disco è “Onda Perfetta”, un invito alla consapevolezza che la felicità è a portata di mano, basta scegliere di vivere il presente e cavalcare quell’onda perfetta che arriva per tutti. “I Giorni che Vogliamo” è un vero e proprio inno alla vita, in cui la forza positiva e la voglia di guardare avanti devono caratterizzare ogni fase dell’esistenza di un uomo, non solo la giovinezza. Ne “La Leggenda” è racchiuso invece un omaggio a quelle persone che donano la loro vita per il bene dell’umanità ed è insieme un’appassionata dedica alla figura di Dio, che li ispira e li guida. L’aridità del sesso “meccanico” e slegato dal sentimento e la capacità di riconoscersi “diversi” ma comunque felici, sono i temi affrontati rispettivamente in “Più del sesso” e “Outsider”. Mentre il manifesto dell’esperienza che ha segnato profondamente il percorso della band è “Betlemme”: nel novembre dello scorso anno Lorenzi e compagni vengono invitati in Palestina per suonare per un concerto per la pace contro il muro di segregazione eretto dallo stato di Israele. Un viaggio che li porta a incontrare e condividere con la gente del posto e a suonare ovunque, in ospedali, orfanotrofi, campi nomadi e addirittura presso checkpoint militari raccontato poi in un video report trasmesso sul blog www.francescolorenzi.it. 
Nell’album c’è spazio anche per l’amore e la sua contemplazione, nel senso più ampio del termine, con i brani “Sogno dei miei sogni”, “Piccola Mia” e “Ciò che rimane”; se le prime due canzoni sono ispirate alla meravigliosa esperienza che può legare due persone, la terza è un’aperta dedica ad un genitore e il ringraziamento per il bene che ha saputo insegnare e trasmettere. In “Luce” ci sono anche temi come l’ottimismo della fede, la forza, il coraggio e la ricerca della verità che nei brani “Spiriti del Sole”, “Voglio Coraggio” e “Negli Occhi” trovano la loro massima espressione. Nei tre brani, infatti, in musica e parole, trovano spazio tutta la forza e l’energia positiva dell’incontro con l’altro che si trasforma in qualcosa di costruttivo, concreto per sé e la comunità intera. Non poteva infine mancare l’argomento caro ai credenti di tutto il mondo: la vita dopo la morte. Il brano “Indelebile” è ispirato alle ricerche dello psichiatra Brian Weiss che ha studiato migliaia di casi per confermare la tesi dell’immortalità dell’anima e al più potente dei messaggi di Gesù Cristo: l’esistenza dell’Aldilà che per alcuni è solo un fatto di Fede, mentre per chi crede è una certezza.

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