1° 2° 3° 4° ECCO FIRENZE
Happening d’arte contemporanea con Vincenzo Vallone
Sabato 10 Marzo 2012
ore 18.00
Sala Convegni Mangimi Liverini S.p.A.
Telese Terme/BN
Vincenzo Vallone lo scorso dicembre è stato insignito del premio “Lorenzo il Magnifico” per l’opera “Elegia della leggerezza”, nella categoria mixed media, e, dopo il “volo su Firenze”, sceglie la sua terra d’origine per restituire un pezzo di quella felice avventura. Il quarto posto alla Biennale Internazionale d’arte contemporanea di Firenze è un traguardo su cui soffermarsi e l’evento 1° 2° 3° 4° ECCO FIRENZE, una naturale declinazione di quell’esperienza, che non è solo una tappa isolata nel tempo: fa parte del passato quanto del presente.
A chi l’arte contemporanea appare solo come un artificio incomprensibile, un puzzle bizzarro e spesso insignificante, le lamiere fiorite di Vincenzo potrebbero allettare, suscitando un piacevole effetto straniante: un sentimento del contrario che avvicina e non allontana; il linguaggio fortemente immaginifico reinventa la realtà e, allo stesso tempo, rimanda a qualcosa di molto familiare che pungola la fantasia con delicatezza ed emozione. Per realizzare un excursus leggero ed efficace dell’evoluzione artistica dell’artista sannita, è stato invitato il critico d’arte Ferdinando Creta a raccontare le opere di Vincenzo Vallone, a partire da quelle fiorentine in un viaggio a ritroso che recupera anche pezzi di memoria collettiva. L’incontro pensato non solo per comunicare contenuti artistici, ma per costruire un contatto tra realtà lontane: l’arte e l’azienda, è un vero e proprio esperimento che propone una contaminazione tra percorsi diversi che possono a questo punto provare un dialogo. La suggestione artistica entra così in un luogo di lavoro per sollecitare un discorso culturale fruibile da tutti e soprattutto in uno spazio insolito: una nuova possibilità per l’arte di comunicare ed essere comunicata.
L’appuntamento con l’arte contemporanea è fissato per sabato 10 marzo alle 18 presso la sede della Mangimi Liverini S.p.A., che, ancora una volta, dimostra di contribuire alla crescita del territorio con il sostegno della creatività e della cultura. L’evento ha ricevuto anche il patrocinio dalla Confindustria di Benevento, a conferma del valore dell’iniziativa che coinvolge il mondo industriale-economico e quello artistico, dimostrando che l’investimento in cultura è un’opportunità importante, come avviene da sempre negli altri paesi europei (Germania, Francia…).
Comunicazione e coordinamento: tabularasaeventi.net
E' richiesta una cortese conferma di adesione a causa del numero limitato dei posti in sala
info@tabularasaeventi.net
www.liverini.it
www.vincenzovallone.weebly.com
Chi è Vincenzo Vallone
Vincenzo Vallone è nato nel 1938 a Telese Terme (Benevento) dove vive e lavora. Architetto ha studiato alle Scuole Salesiane, all’Accademia di Belle Arti e all’Università “Federico II” di Napoli. Si è consacrato alla progettazione degli spazi urbani, al recupero storico, alla pianificazione territoriale e alle tematiche dell’ambiente e del paesaggio. Dipinge da sempre. Le sue opere ripercorrono e documentano la contemporaneità.
Esse sono lamiere, lamiere “fiorite”, materia utilizzata per le finiture architettoniche: con il basso/alto rilievo che viene dedotto dal taglio al plasma fino all’infusione nel diagramma cromatico. Lamiera come ideologia, come “concetto”-base di un risoluto atteggiamento culturale per narrare l’attività sia umana che della natura. Così l’opera esprime la sintonia dell’architettura, la più intellettuale delle arti, con la scultura, e si completa, attraverso la pittura, in un nuovo campo narrativo ed estetico: preghiera per gli uomini soffocati da nubi di polvere.
Vincenzo Vallone è nato nel 1938 a Telese Terme (Benevento) dove vive e lavora. Architetto ha studiato alle Scuole Salesiane, all’Accademia di Belle Arti e all’Università “Federico II” di Napoli. Si è consacrato alla progettazione degli spazi urbani, al recupero storico, alla pianificazione territoriale e alle tematiche dell’ambiente e del paesaggio. Dipinge da sempre. Le sue opere ripercorrono e documentano la contemporaneità.
Esse sono lamiere, lamiere “fiorite”, materia utilizzata per le finiture architettoniche: con il basso/alto rilievo che viene dedotto dal taglio al plasma fino all’infusione nel diagramma cromatico. Lamiera come ideologia, come “concetto”-base di un risoluto atteggiamento culturale per narrare l’attività sia umana che della natura. Così l’opera esprime la sintonia dell’architettura, la più intellettuale delle arti, con la scultura, e si completa, attraverso la pittura, in un nuovo campo narrativo ed estetico: preghiera per gli uomini soffocati da nubi di polvere.
Ha esposto:
Bologna – Benevento – Treviso – Padova – Bari – Pordenone – Gallipoli – Milano – Roma – Salice Terme (Pavia) – Parigi – Lecce – Venezia – Bassano del Grappa – Catania
Bologna – Benevento – Treviso – Padova – Bari – Pordenone – Gallipoli – Milano – Roma – Salice Terme (Pavia) – Parigi – Lecce – Venezia – Bassano del Grappa – Catania
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