giovedì 8 marzo 2012

GIORNALISTA JUNIOR PER LA COPPA AMERICA A NAPOLI? PROTESTANO I GIORNALISTI PRECARI


Un «giornalista junior» per l'ufficio stampa dell'America's Cup a Napoli: è il profilo richiesto dall'Acn, la società organizzatrice dell'evento di aprile nel capolugo campano. La srl a maggioranza pubblica (è costituita da Comune e Provincia di Napoli, Regione Campania e Unione industriali) mette nero su bianco un identikit dell'aspirante ufficio stampa che suscita perplessità. Ecco cosa si legge nella proposta formalizzata alle aziende specializzate che si candidano a gestire gli eventi e la comunicazione delle preregate di vela:
«La redazione dovrà essere costituita da un esperto del settore, in qualità di responsabile e da un giornalista junior con conoscenze nei settori dello sport, del territorio, dell’utilizzo delle nuove tecnologie di comunicazione e del marketing».
Al Coordinamento dei giornalisti precari della Campania è ben chiaro che non esistono giornalisti "junior" o "senior". Esistono giornalisti bravi o non bravi con esperienze specifiche e storie professionali da vagliare nel dettaglio: perché in una regione con altissimo tasso di precarietà giornalistica non si è pensato ad una procedura capace di dare una chance ai tanti professionisti senza lavoro presenti sul territorio, molti dei quali perfettamente aderenti al profilo richiesto? 
Giudichiamo preoccupante che il governatore Stefano Caldoro, il sindaco Luigi de Magistris, il presidente della Provincia Luigi Cesaro e il presidente dell'Unione Industriali Paolo Graziano, non abbiano ritenuto importante coinvolgere la platea di cronisti disoccupati e precari campani.  Non è solo con le dichiarazioni d'intenti che la politica e l'imprenditoria possono pensare di produrre lavoro e sviluppo se poi quando ci sono le possibilità i giovani, che non hanno padrini o sponsor ma ‘solo' esperienze e professionalità, vengono tagliati fuori dai giochi.

Coordinamento Giornalisti Precari della Campania

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