Uno spettacolo per rendere omaggio ai 150 anni di unità d’Italia e scoprire un Leopardi inedito e patriottico. Al teatro Carlo Gesualdo di Avellino arriva lo scrittore e giornalista Corrado Augias per il terzo e ultimo appuntamento della rassegna Teatro Civile. L’appuntamento è per domani, giovedì 15 marzo - ore 10.30 per le scuole e ore 21.00 per gli abbonati alla rassegna Teatro civile e il pubblico - con lo scrittore e giornalista Corrado Augias che traccia, nella messa in scena O Patria mia. Leopardi e l'Italia, un ritratto sorprendente del poeta recanatese, del suo rapporto con l'Italia, con la vita, con gli amori. Il senso forte di una immaginazione che fu per molti anni la sua sola realtà. Attraverso poesie e versi racconta un ritratto sorprendente di Leopardi, personaggio lucido e lungimirante, patriota disilluso, che guarda con occhio critico un paese decadente e corrotto e che a distanza di due secoli non ha ancora trovato se stesso.
Lo spettacolo, scritto e interpretato da Corrado Augias, racconta Leopardi e la sua visione politica dell’Italia. I giudizi che il poeta da sull’Italia e sugli italiani sono diversi e variano con il passare degli anni. Ma non c’è dubbio che negli anni giovanili e soprattutto in alcune opere si senta forte in lui un vivo amor di patria. Ne sono esempio la due famose composizioni patriottiche ‘All’Italia’ e ‘Per il monumento di Dante’. Ma altrettanto dura, lucida e incredibilmente attuale è l’analisi verso il proprio popolo che traspare nel ‘Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’italiani’. Nel ‘Discorso’ si descrive un paese privo non solo di abitudini, ma anche di quell’insieme di norme, mentalità e usi che danno forma alla cultura di un popolo. La mancanza di società, di valori laici condivisi come male eterno che affligge gli italiani ieri come oggi.
Ad accompagnare gli spettatori in questo viaggio dentro una delle mente più brillanti e vive di tutti i tempi, le arie e romanze da camera, originali del tempo, eseguite da Stefano Albarello. Il musicista proporrà uno spaccato realistico di quello che si ascoltava nelle case “patrizie” della prima metà dell’800. Brani che spaziano da Rossini a Donizetti cantati e suonati con chitarra, com’era in voga all’epoca e che hanno, probabilmente, influenzato il labor limae di Leopardi.
Costo biglietti 20 euro platea, 15 euro galleria
Corrado Augias: Corrispondente da New York e Parigi per La Repubblica e per l’Espresso. Scrittore, giallista, autore di programmi televisivi di successo come “Telefono giallo” e “Babele”, dedicato interamente ai libri. Conduce, da diverse stagioni, su RaiTre la striscia “Le Storie – diario italiano”, un approfondimento culturale quotidiano, sugli argomenti più disparati, dalla musica, alla letteratura, dalla storia recente, alle arti figurative. Torna in teatro dopo “ Le fiamme e la ragione” (2008) e “Raccontare Chopin” (2010) con un nuovo spettacolo: “Leopardi e l’Italia”. Scritto e interpretato da Corrado Augias, il suo rapporto con l’Italia, con la vita, con gli amori. Il senso forte di un’immaginazione che fu per molti anni la sua sola vera realtà.
Info: biglietteria telefono 0825.771620, www.teatrogesualdo.it
I botteghini del Comunale, ingresso da piazza Castello, sono aperti tutti i giorni dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 e, nei giorni festivi in cui sono in programma eventi, due ore prima dell’inizio dello spettacolo. La biglietteria è chiusa il lunedì.
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