Stagione
Teatrale 2011-2012
Dal 7 al 25 marzo 2012
Orari dal martedì al sabato ore
21 domenica ore 18
Prezzi 20,00 euro intero, 15,00
euro ridotto
TSI
La Fabbrica dell'Attore
Manuela
Kustermann in
DON GIOVANNI
di
Molière
con
Manuela
Kustermann - Sganarello
Fabio
Sartor - Don Giovanni
Emanuela Ponzano - Donna Elvira
Massimo
Fedele - Don Luigi e il Povero
Alberto
Caramel - Petruccio, Gusman e Dimanche
Luna
Romani - Carl otta
Gloria
Pomardi - Lo spettro e La statua
regia
Alberto
Di Stasio
musiche - Wolfgang
Amadeus Mozart
dipinti - Stefano
di Stasio
movimenti
scenici - Gloria Pomardi
luci - Valerio
Geroldi
Organizzazione - Enzo Toto
Ufficio
stampa - Cristina D’Aquanno
Organizzazione
amministrativa - Marco Ciuti
"Con il Don Giovanni, quasi cento anni in anticipo sulla Rivoluzione Francese e De Sade, Moliere crea un dramma in cui Natura e Ragione si sc ontrano come due titani, incarnandosi la prima in Sganarello, la seconda in Don Giovanni. La sensazione che un Vecchio Mondo stia lasc iando il posto ad uno Nuovo ispira la lucida acerba e inflessibile critica di Don Giovanni che pur di andare fino in fondo alla sua visione non risparmia nulla della sua realtà, neanche se stesso, nonostante la generosa e creativa operosità di Sganarello che cerca in tutti i modi di rivelare al suo padrone, quasi una madre con il proprio figlio, quasi un amante con il proprio amato, la ricchezza e il bene che si celano nella Natura, come baluardo e salvezza prima della rovina".
Nota di
regia
Si ignora
l’anno, il secolo, il luogo in cui nacque la leggenda di Don Giovanni. Non
esiste una notizia certa che possa rivelarne l’origine; c’è chi crede (ad
esempio Kierkegaard,
nel suo saggio L’erotico nella musica) che l’idea del personaggio
appartenga al cristianesimo, e, attraverso di esso, al medioevo. Quanto alla
sua origine, al luogo, s’impone che esso sia la Spagna. Ma ecco
proprio uno studioso spagnolo, il Maranon, allontanare l’idea che Don Giovanni
sia un prototipo spagnolo e tanto meno andaluso. Egli sarebbe, piuttosto, un
prodotto di società decadenti che aveva già portato in giro il suo cinismo nel
declino di altre civiltà, quando la Spagna
era ancora un embrione di popolo, senza struttura nazionale. Infine c’è anche
chi ha visto calare Don Giovanni (proprio lui, uno dei personaggi più
mediterranei che si conoscano) dal gelo e dalle nebbie del Nord. Questi
studiosi descrivono la biografia di un fantasma; non s’accorgono che Don
Giovanni è un personaggio che, come tale, è storicamente irraggiungibile. E’ vero
solo per l’intensità della finzione poetica che lo fa vivere. E’ il
palcoscenico il luogo della sua definizione; solo in esso egli compie gli
estremi della sua azione. Molière
ne fa un capolavoro assoluto; il testo raggela la figura del burlador de
Sevilla, esaltandone l’ipocrisia come mezzo eccellente e infallibile per
raggiungere lo scopo. Quella polemica sociale, contro la morale, la virtù e
l’onore che si pretende invincibile, qui si dichiara con irruenza, come se Don
Giovanni fosse il rivoluzionario denunciatore d’una verità abilmente nascosta
sotto la devozione, ed egli si divertisse a trasformare, come un meccanismo,
quella verità in una vivente dimostrazione.
Il
libertino Don Giovanni, dunque, spense del tutto il fuoco e la giovanile
baldanza del suo antenato spagnolo: si raggelò in una luce livida e quasi
satanica. La nostra
scrittura drammaturgica accerchia lo spettatore in tre misure di
interpretazione: la musica mozartiana di rara bellezza, pungolo buffo/tragico
che scuote l’approssimazione apollinea del personaggio per rovesciarlo in un
turbine dionisiaco come soltanto un musicista come Mozart poteva immaginare; i
quadri di Stefano Di Stasio inoltrati in una modernità propria dei grandi
truffatori, di un realismo impensabile e anacronistico.
La vera e propria scrittura di scena
si modella ai fondamenti d’un teatro di forti emozioni fisiche e psichiche,
dove nulla accade se non evocato e nulla si evoca se non vissuto. Uno
spettacolo che speriamo di alta intensità teatrale, voluto per scuotere le
coscienze degli spettatori illuminandoli sulla decadenza erotico-corporale del
nostro vivere civile.
Informazioni
e prenotazioni >>> Cristina D’Aquanno ufficio stampa e promozione Teatro Vascello 06 5881021 – 06 5898031- 3405319449 -
fax 06 5816623
orari per gli studenti: mattinée ore 10.30 - dal martedì al
sabato ore 21 - domenica ore 18.00
Prezzi: Teatro Ragazzi
ridotto studenti € 10,00 più omaggio al
professore accompagnatore, in matinée. € 12,00 serali o pomeridiane
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LA CULTURA VIENI AL
TEATRO VASCELLO
Come
raggiungerci:
Il Teatro Vasc ello si trova in Via
G. Carini 78 a
Monteverde Vecchio a Roma sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo. Con mezzi
privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri
dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vasc ello:
Via Giacinto Carini, 43, Roma tel 06 5800108; Via Francesc o
Saverio Sprovieri, 10, Roma tel 06 58122552; Via
Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma tel 06 5803217.
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti
al teatro Vasc ello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide,
oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vasc ello.
EVENTI
CORRELATI RIGUARDANTI AL PROMO ZIONE
DELLO SPETTACOLO
DON
GIOVANNI
ROMA - LUNEDÌ 5 MARZO 2012
• Trattoria da Gino,
Vicolo Rosini 4 (Angolo P.zza del Parlamento)
Ore 21.30 - Cena d’autore con lo scrittore Folco Quilici e l’attrice Manuela Kustermann, Limitata alle prime dieci persone che prenoteranno entro il 27 febbraio al Teatro Vascello (Tel. 06/5881021)
ROMA - Giovedì 8 marzo alle ore 18 Presso il Teatro Vascello i professori delle
scuole medie e superiori di Roma incontreranno gli artisti dello spettacolo Don
Giovanni: il regista Alberto Di Stasio, Manuela Kustermann attrice e
l’assistente alla regia Mariano Aprea. L’appuntamento è aperto a tutti gli interessati,
non soltanto ai professori, ma anche ai giornalisti ed agli appassionati.
ROMA – LUNEDÌ 12 MARZO 2012
• CASA DELLE LETTERATURE (P.zza dell’Orologio, 3– Tel. 06/68134697)
Ore 18.00 – L’attrice, regista e direttore artistico
del teatro Vascello, Manuela Kustermann presenta Don Giovanni tratto
da Molière, regia di Alberto Di Stasio
Ore 18.20 – In occasione della presentazione del
libro“La Dogana del Vento”,
Mondadori, di Folco Quilici: “I Cosacchi in Italia nel II dopoguerra”. Ne discute con l’autore Fulvio Maltese,
esperto della materia Letture di Daniela
Cavallini. Conduce Corrado
Ruggeri, giornalista
del Corriere della Sera.
ROMA - GIOVEDÌ 15 MARZO 2012
• Teatro Vascello (Via
Giacinto Carini, 78 - Tel. 06/5881021)
Ore 20.40 – Folco
Quilici, “La dogana del vento”, Mondadori
“Voce fuori pagina” Daniela Cavallini
Ore 21.00 – Don
Giovanni tratto da Molière, adattamento di Manuela Kustermann, regia di Alberto
Di Stasio. All’interno di questa
iniziativa durante le repliche del Don Giovanni sarà in esposizione e in
vendita con prezzi ridotti il nuovo libro di Folco Quilici.
• Leggere, ascoltare e recitare insieme!
Gli studenti che parteciperanno agli incontri con gli autori e i
protagonisti della scena promossi dall’Agiscuola potranno beneficiare di una riduzione del prezzo del biglietto per lo spettacolo collegato al libro del 15 marzo al teatro Vascello e del 27 aprile al teatro Argot Studio.
• A tavola, tra la pagina e la scena!
I primi dieci che si prenoteranno alle cene d’autore ad un costo
convenzionato di favore avranno la possibilità di assistere ad un prezzo scontato agli
spettacoli in programma il 10 marzo al teatro Verdi di Pisa, il 15 marzo al teatro Vascello di
Roma, il 4 aprile al teatro Massimo di Cagliari e il 27 aprile al Teatro Argot Studio di Roma.
Chi parteciperà alle cene d’autore del 5 marzo e del 2 aprile, per gentile
concessione delle case editrici Mondadori e Einaudi, riceverà in omaggio anche il romanzo di
Folco Quilici, “La dogana del vento” e il libro di
poesie di Silvia Bre, “Marmo”.
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