martedì 6 marzo 2012

"DON GIOVANNI", DOMANI A ROMA DEBUTTO AL TEATRO VASCELLO


Stagione Teatrale 2011-2012


Dal 7 al 25 marzo 2012
Orari dal martedì al sabato ore 21 domenica ore 18
Prezzi 20,00 euro intero, 15,00 euro ridotto
TSI La Fabbrica dell'Attore

Manuela Kustermann in
DON GIOVANNI
di
Molière

con
Manuela Kustermann - Sganarello
Fabio Sartor - Don Giovanni
Emanuela Ponzano - Donna Elvira
Massimo Fedele - Don Luigi e il Povero
Alberto Caramel - Petruccio, Gusman e Dimanche
Luna Romani - Carlotta
Gloria Pomardi - Lo spettro e La statua

regia
Alberto Di Stasio

musiche - Wolfgang Amadeus Mozart
dipinti - Stefano di Stasio
movimenti scenici - Gloria Pomardi
luci - Valerio Geroldi
Organizzazione - Enzo Toto
Ufficio stampa - Cristina D’Aquanno
Organizzazione amministrativa - Marco Ciuti
 
"Con il Don Giovanni, quasi cento anni in anticipo sulla Rivoluzione Francese e De Sade, Moliere crea un dramma in cui Natura e Ragione si scontrano come due titani, incarnandosi la prima in Sganarello, la seconda in Don Giovanni. La sensazione che un Vecchio Mondo stia lasciando il posto ad uno Nuovo ispira la lucida acerba e inflessibile critica di Don Giovanni che pur di andare fino in fondo alla sua visione non risparmia nulla della sua realtà, neanche se stesso, nonostante la generosa e creativa operosità di Sganarello che cerca in tutti i modi di rivelare al suo padrone, quasi una madre con il proprio figlio, quasi un amante con il proprio amato, la ricchezza e il bene che si celano nella Natura, come baluardo e salvezza prima della rovina".


Nota di regia
Si ignora l’anno, il secolo, il luogo in cui nacque la leggenda di Don Giovanni. Non esiste una notizia certa che possa rivelarne l’origine; c’è chi crede (ad esempio Kierkegaard, nel suo saggio L’erotico nella musica) che l’idea del personaggio appartenga al cristianesimo, e, attraverso di esso, al medioevo. Quanto alla sua origine, al luogo, s’impone che esso sia la Spagna. Ma ecco proprio uno studioso spagnolo, il Maranon, allontanare l’idea che Don Giovanni sia un prototipo spagnolo e tanto meno andaluso. Egli sarebbe, piuttosto, un prodotto di società decadenti che aveva già portato in giro il suo cinismo nel declino di altre civiltà, quando la Spagna era ancora un embrione di popolo, senza struttura nazionale. Infine c’è anche chi ha visto calare Don Giovanni (proprio lui, uno dei personaggi più mediterranei che si conoscano) dal gelo e dalle nebbie del Nord. Questi studiosi descrivono la biografia di un fantasma; non s’accorgono che Don Giovanni è un personaggio che, come tale, è storicamente irraggiungibile. E’ vero solo per l’intensità della finzione poetica che lo fa vivere. E’ il palcoscenico il luogo della sua definizione; solo in esso egli compie gli estremi della sua azione. Molière ne fa un capolavoro assoluto; il testo raggela la figura del burlador de Sevilla, esaltandone l’ipocrisia come mezzo eccellente e infallibile per raggiungere lo scopo. Quella polemica sociale, contro la morale, la virtù e l’onore che si pretende invincibile, qui si dichiara con irruenza, come se Don Giovanni fosse il rivoluzionario denunciatore d’una verità abilmente nascosta sotto la devozione, ed egli si divertisse a trasformare, come un meccanismo, quella verità in una vivente dimostrazione.
Il libertino Don Giovanni, dunque, spense del tutto il fuoco e la giovanile baldanza del suo antenato spagnolo: si raggelò in una luce livida e quasi satanica. La nostra scrittura drammaturgica accerchia lo spettatore in tre misure di interpretazione: la musica mozartiana di rara bellezza, pungolo buffo/tragico che scuote l’approssimazione apollinea del personaggio per rovesciarlo in un turbine dionisiaco come soltanto un musicista come Mozart poteva immaginare; i quadri di Stefano Di Stasio inoltrati in una modernità propria dei grandi truffatori, di un realismo impensabile e anacronistico.
La vera e propria scrittura di scena si modella ai fondamenti d’un teatro di forti emozioni fisiche e psichiche, dove nulla accade se non evocato e nulla si evoca se non vissuto. Uno spettacolo che speriamo di alta intensità teatrale, voluto per scuotere le coscienze degli spettatori illuminandoli sulla decadenza erotico-corporale del nostro vivere civile.

Informazioni e  prenotazioni  >>> Cristina D’Aquanno ufficio stampa e promozione Teatro Vascello 06 5881021 – 06 5898031- 3405319449  - fax 06 5816623
orari per gli studenti: mattinée ore 10.30 - dal martedì al sabato ore  21 - domenica ore 18.00
Prezzi: Teatro Ragazzi ridotto studenti € 10,00  più omaggio al professore accompagnatore, in matinée. € 12,00 serali o pomeridiane

SOSTIENI LA CULTURA VIENI AL TEATRO VASCELLO
Come raggiungerci: Il Teatro Vascello si trova in Via G. Carini 78 a Monteverde Vecchio a Roma sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo. Con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma tel 06 5800108; Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel 06 58122552; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma tel 06 5803217.
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

EVENTI CORRELATI RIGUARDANTI AL PROMOZIONE DELLO SPETTACOLO
DON GIOVANNI

ROMA - LUNEDÌ 5 MARZO 2012
• Trattoria da Gino, Vicolo Rosini 4 (Angolo P.zza del Parlamento)
Ore 21.30 - Cena d’autore con lo scrittore Folco Quilici e l’attrice Manuela Kustermann, Limitata alle prime dieci persone che prenoteranno entro il 27 febbraio al Teatro Vascello (Tel. 06/5881021)

ROMA - Giovedì 8 marzo alle ore 18 Presso il Teatro Vascello i professori delle scuole medie e superiori di Roma incontreranno gli artisti dello spettacolo Don Giovanni: il regista Alberto Di Stasio, Manuela Kustermann attrice e l’assistente alla regia Mariano Aprea. L’appuntamento è aperto a tutti gli interessati, non soltanto ai professori, ma anche ai giornalisti ed agli appassionati.

ROMA – LUNEDÌ 12 MARZO 2012
• CASA DELLE LETTERATURE (P.zza dell’Orologio, 3– Tel. 06/68134697)
Ore 18.00 – L’attrice, regista e direttore artistico del teatro Vascello, Manuela Kustermann presenta Don Giovanni tratto da Molière, regia di Alberto Di Stasio
Ore 18.20 – In occasione della presentazione del libro“La Dogana del Vento”, Mondadori, di Folco Quilici: “I Cosacchi in Italia nel II dopoguerra”. Ne discute con l’autore Fulvio Maltese, esperto della materia Letture di Daniela Cavallini. Conduce Corrado Ruggeri, giornalista del Corriere della Sera.

ROMA - GIOVEDÌ 15 MARZO 2012

• Teatro Vascello (Via Giacinto Carini, 78 - Tel. 06/5881021)
Ore 20.40 – Folco Quilici, “La dogana del vento”, Mondadori
“Voce fuori pagina” Daniela Cavallini
Ore 21.00 – Don Giovanni tratto da Molière, adattamento di Manuela Kustermann, regia di Alberto Di Stasio. All’interno di questa iniziativa durante le repliche del Don Giovanni sarà in esposizione e in vendita con prezzi ridotti il nuovo libro di Folco Quilici.
• Leggere, ascoltare e recitare insieme!
Gli studenti che parteciperanno agli incontri con gli autori e i protagonisti della scena promossi dall’Agiscuola potranno beneficiare di una riduzione del prezzo del biglietto per lo spettacolo collegato al libro del 15 marzo al teatro Vascello e del 27 aprile al teatro Argot Studio.
• A tavola, tra la pagina e la scena!
I primi dieci che si prenoteranno alle cene d’autore ad un costo convenzionato di favore avranno la possibilità di assistere ad un prezzo scontato agli spettacoli in programma il 10 marzo al teatro Verdi di Pisa, il 15 marzo al teatro Vascello di Roma, il 4 aprile al teatro Massimo di Cagliari e il 27 aprile al Teatro Argot Studio di Roma. Chi parteciperà alle cene d’autore del 5 marzo e del 2 aprile, per gentile concessione delle case editrici Mondadori e Einaudi, riceverà in omaggio anche il romanzo di Folco Quilici, “La dogana del vento” e il libro di poesie di Silvia Bre, “Marmo”.

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