A distanza di tre mesi dalla trionfale spedizione di Londra, dove alle ultime Olimpiadi riuscì nell’impresa di conquistare la medaglia di argento nella sciabola individuale e quella di bronzo nella specialità a squadre, Diego Occhiuzzi è tornato a Napoli accettando l’invito ricevuto dal management di MSC Crociere per festeggiare insieme i suoi recenti successi.
Lo schermidore italiano è stato accolto da Leonardo Massa, country manager mercato Italia della Compagnia, cui si è raccontato a 360°, proprio partendo dal forte legame con la sua città: “Napoli è la mia casa, la mia vita, ho dovuto lasciarla a 14 anni quando ero piccolo per partire per il mondo, ma è sempre un piacere tornarci, passeggiare per il centro, per i parchi, riesco a tornarci una volta al mese e mi gratifica tantissimo quando la mia gente mi riconosce per la strada chiedendomi di fare una foto o un autografo. L’Olimpiade di Londra mi ha dato una grande popolarità, magari ce ne fosse una l’anno!”.
E proprio nella rassegna a cinque cerchi che Occhiuzzi ha raggiunto il punto più alto della sua già straordinaria carriera nella quale ha collezionato anche due medaglie d’argento mondiali (una alla rassegna di Antalia nel 2009, l’altra a Parigi nel 2010) e due di bronzo (una a San Pietroburgo nel 2007, l’altra a Catania nel 2011). Nel Palmares anche un’altra medaglia olimpica di bronzo, conquistata a Pechino, nella gara a squadre, come quest’anno. “Vincere alle Olimpiadi è bello come nient’altro al mondo, il top cui una persona possa ambire, non c’è nulla di paragonabile, davvero niente di simile” riferisce con tono ancora sognante.
Una lunga carriera iniziata molto tempo fa “La scherma è la mia vita da quando avevo sei anni, poi a 14 ho iniziato a viaggiare all’estero, dove ho iniziato a scoprire posti nuovi e a provare nuove, forti emozioni, davvero uniche. Viaggiare sin da così piccolo è stata una palestra di vita importante, inizialmente dura, perché a quell’età si ha ancora bisogno del calore famigliare, ma appena ho iniziato a prenderne le misure, mi ha spinto avanti l’entusiasmo. A quel punto viaggi e fai ciò per cui sei nato e sei felice”.
Un percorso vincente anche se non privo di difficoltà: “Il periodo più brutto è stato nel 2004 quando mi sono rotto un ginocchio, da quel momento il CT della nazionale smise di credere in me, mi mise fuori dalla nazionale. Poi, con il nuovo commissario tecnico riuscì a raggiungere nuovamente i massimi livelli grazie anche al forte legame di amicizia con Luigi Tarantino, che per me è stato un esempio, mi ha ispirato nella tecnica, infatti gli ho “rubato” anche qualche stoccata”. Tanta gavetta e poi la consacrazione in uno sport in cui gli italiani sono soliti fare bella figura, Occhiuzzi sfrutta l’occasione per fornire consigli al fine di rendere la scherma uno sport ancora migliore: “Pratico uno sport bellissimo e vorrei che fosse sempre più popolare. Quello che manca, però, sono centri attrezzati e stiamo cercando di crearne qualcuno di livello anche a Napoli. insegno questa disciplina ai più piccoli, ma vorrei farlo in una strutture top, in centri attrezzati in linea con quanto si vede all’estero”.
Non c’è solo la scherma nella vita di Diego Occhiuzzi: “Sono tifossissimo del Napoli, da sempre, quest’anno siamo decisamente competititivi ma ci manca un vice Cavani e un centrocampista per completare la rosa e poi un consiglio alla dirigenza…..comprerei Messi! Mentre un giocatore che ho sempre rimpianto di non veder giocare con i colori della mia città è Alessandro Del Piero”. La gradevole chiacchierata con il campione si chiude infine con i prossimi impegni che lo vedranno protagonista: ”Ora la priorità è trovare la condizione ideale per l’inizio della Coppa del Mondo in gennaio, poi l’anno prossimo ci saranno gli europei”. Insomma le occasioni per rivedere ancora Occhiuzzi festeggiare sul podio non mancano di certo, aspettando le prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016.
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