giovedì 29 novembre 2012

"MARINA ABRAMOVIC - THE ARTIST IS PRESENT", DOMANI SERA IN PRIMA ASSOLUTA SU SKY ARTE HD


Seducente, senza paura, oltraggiosa, Marina Abramović ha stravolto il significato della parola ARTE in quasi 40 anni di attività. Usando il proprio corpo fino a farlo diventare l’Opera d’Arte stessa e spingendosi oltre i propri limiti fisici e mentali, Marina ha creato performance che sfidano, scioccano ed emozionano profondamente.  Il film documentario MARINA ABRAMOVIĆ-The Artist Is Present di Matthew Akers in onda su Sky Arte HD il 30 novembre alle 21.10 in prima visione assoluta ci fornisce l’occasione preziosa di un accesso totale al mondo di Marina, seguendola nella preparazione del momento più importante della sua vita come artista, l’inaugurazione della retrospettiva che l’ha celebrata nel 2010 al MoMA - Museum of Modern Art - di New York. Il film inizia con l’allestimento di una performance di Marina. La vediamo spostarsi nel museo, consultare curatori, galleristi e designer, scherzare e affascinare chiunque incroci il suo cammino. L’allestimento della retrospettiva e l’esibizione quotidiana, durata tre mesi, sono la colonna narrativa di MARINA ABRAMOVIĆ The Artist Is Present. L’esibizione, appositamente intitolata “L’artista è presente”, sarà la performance solista più lunga della carriera della Abramović, nonché l’impresa più faticosa che abbia mai sostenuto, sia fisicamente che  emotivamente. Marina si è seduta ad un tavolo nell’atrio del museo. Gli spettatori sono stati invitati a sederle di fronte, uno alla volta. Non ci sono state parole né contatto fisico. L’obiettivo: innescare “un dialogo di energia” con il pubblico. Le persone che hanno partecipato sono state 1400: alcune per pochi minuti, altri anche per un giorno intero.  Non sono mancate le celebrità, come Marisa Tomei, Isabella Rossellini, Lou Reed, Rufus Wainwright. 
La performance diventa la vita, e la vita diventa arte: il film scava indietro nel tempo per esplorare la genesi di “The Artist is Present”, dall’iniziale carriera solista fino alla relazione/collaborazione, durata dodici anni, con Ulay, una figura nevralgica per Marina. Dalla storia del loro rapporto e del loro riavvicinamento emotivamente intensissimo, nel periodo precedente la retrospettiva del MoMA, emerge di lei una figura parallela, una diapositiva in carne ed ossa dell’artista/icona: una donna guidata dalla passione, esasperatamente divorata dalle contraddizioni, con un bisogno disperato di essere ammirata. Il critico d’arte Arthur Danto sottolinea come “The Artist is Present” rappresenti un’esperienza completamente nuova nella storia dell’arte. “La gente rimane di fronte a gran parte dei capolavori per trenta secondi. Monna Lisa? Trenta secondi. Ma qui la gente viene e si siede per tutto il giorno”.

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